APPUNTI DI VIAGGIO

Fotografo perché mi è più facile raccontare delle storie per le quali non so trovare le parole. Per questo nasce spontaneo in me il bisogno di concettualizzare ciò che osservo e l'immagine diventa un racconto e non più un fotogramma. I miei scatti sono una sorta di diario... 

""appunti di viaggio"" 

Probabilmente non sono neanche un fotografo, ma un sognatore. Sopprimo quel che devierebbe l'attenzione altrove. L'essenziale... Non creo aggiungendo, ma levando. Né bella fotografia né belle immagini, ma emozioni. L'immagine che racconto non è fatta semplicemente per essere guardata, ma per una passeggiata degli occhi, per penetrarvi, per fondersi in essa ed esserne completamente assorbiti. 
Non mi piace mostrare tutti i lati delle cose ma lascio un margine d'indefinito. Attraverso lo scatto fermo il tempo e racconto solo lessenziale, ciò che è per me in quel momento un'emozione tralasciando il superfluo, lascio solo quello che mi scatena una reazione ancestrale, quello che mi trasmette emozione, gioia, malinconia, felicità, tristezza, disperazione, disagio Lascio nelle mie opere le mie sensazioni. Non ho bisogno di cercare le mie immagini, ma semplicemente aspetto un'emozione e la fotografo.

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